GABRIELE GATTI

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Gabriele ha 48 ed è di Torino.

Ha partecipato alla 6^ edizione di Masterchef Italia, raggiungendo l'ottava posizione. Ha vinto una mistery box: "Safe o Risk" con il piatto "mare grasso".

Dopo Masterchef, continua la sua attività di architetto. Anche se, molto spesso è in giro per l'Italia per eventi e show cooking!

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LE DOMANDE COMUNI A TUTTI I CONCORRENTI:

1) Chi è, il concorrente delle 6 edizioni che più ti è piaciuto (come personaggio e come chef)?

Valerio Braschi

2) Chi secondo te, può vincere questa 7^ edizione?

Non ne ho la più pallida idea, in questo momento non sto seguendo la trasmissione.

3) Con chi hai legato di più nella tua edizione?

Con Valerio Braschi, Michele Pirozzi e Marco Vandoni, con i quali continuo a cucinare con il nostro progetto Pop Up Restaurant, e poi Giulia Brandi, Michele Ghedini e Roberto Perugini.

4) Sinceramente, pensi che la tua posizione sia stata giusta o meritavi di più (o anche meno...)?

Penso che la mia posizione sia stata coerente e corretta rispetto alle prove disputate, l'unico
dispiacere è stato far uscire Giulia al Pressure Test in una prova tecnica.

5) Rifaresti l 'esperienza di Masterchef ?

L'esperienza non la rifarei più poiché la considero unica in tutti i sensi.

6) Dopo Masterchef, la tua vita è rimasta uguale o è cambiata (in meglio o peggio)?

La mia vita non è del tutto rimasta uguale, al momento mi sto dividendo tra la progettazione nello studio di architettura e la progettazione di nuovi piatti. Io penso di non essere cambiato.

7) Qual'è l'esterna che ricordi con maggior piacere?

Napoli, dove abbiamo cucinato con una bella brigata e fatto dei piatti della madonna.

8) Come hai fatto (se ci sei riuscito......) a mantenere il silenzio (con amici, parenti o conoscenti) nei mesi di attesa tra la partecipazione e la messa in onda del programma?

Ho sottoscritto un contratto con delle penali, così è molto più semplice non parlarne.

9) Secondo te.....sei stato trattato dalla produzione: 1)da concorrente di un concorso di cucina, 2) da concorrente del grande fratello 3) da attore inconsapevole.

Come concorrente di una trasmissione che non è solo un concorso di cucina ma si avvale di diversi ingredienti, tra cui il materiale umano.

10) il tuo sogno nel cassetto......

Ho diversi progetti, che spero non rimangano nel cassetto

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Lothar: A quale aspirante chef che ha partecipato nelle edizioni precedenti ti sei ispirato e perché?

Non vorrei sembrare superbo, ma nessuno degli ex concorrenti mi è stato di modello.

Francesco: Che effetto fa, stare a contatto con i grandi della cucina, ossia i giudici?

Fa sicuramente piacere, ancor più quando in trasmissione arrivano degli chef 3 stelle di cui hai solo sentito parlare e a cui puoi far assaggiare i tuoi piatti!

Luigi: Sei stato protagonista di una delle prove più esilaranti di Masterchef!! L'invention test in coppia con Mariangela!!
Hai seriamente pensato di uscire?

Sono stato protagonista mio malgrado di una delle prove più assurde che abbia mai fatto.
Ero certo che sarei stato eliminato, ma fortunatamente non è andata così.

Marianna: Eri il terzo torinese dopo il Dott.Ferrero giunto primo e Alida giunta seconda! Il tuo 8° posto ti soddisfa?
L'unica cosa che mi soddisfa è aver partecipato ed aver dimostrato a me stesso di essere in grado di arrivare fino a lì.
Considerando poi che il livello dei concorrenti era altissimo, per la loro bravura e la loro ambizione, mi sembra già un gran bel traguardo.

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Corrado: Spesso si vedono chef cucinare con padelle dove il grasso di cottura fuma in modo evidente. Ma la "teoria" del punto di fumo??

Hai ragione ed è capitato anche a me di fare delle fumate pazzesche principalmente per colpa delle piastre ad induzione che non conoscevo, con in più la difficolta di fare le cose rispondendo alle domande dei giudici... Una volta capito il loro funzionamento tutto diventa più facile, anche controllare il punto di fumo.

Claudio: Pensando a un piatto come a un progetto di architettura dove gli ingredienti sono i materiali, il progetto e i calcoli le dosi e il risultato finale l’impiattamento, quando crei un piatto parti dagli ingredienti e ti lasci ispirare fino alla creazione dell’opera o nasce prima un disegno, uno schizzo del piatto che guida poi la sua realizzazione e composizione?

Parto sempre dagli ingredienti ai quali dò sempre il massimo risalto e che, a differenza dei materiali da costruzione, hanno un loro sapore che cambia a seconda della loro combinazione. Poi utilizzo uno schizzo a mano libera per visualizzare l'impiattamento.

Roberto: Quale ingrediente non deve mai mancare per cucinare un buon piatto?

La passione di cucinare e un pizzico di improvvisazione.

Laura: Attualmente cucinare per te è più passione o divertimento?"

Cucino per passione e fortunatamente divertendomi.

Fabio: A che punto è il progetto Santo palato 2.0?

Santopalato 2.0 è un progetto ambizioso, che si ispira alle avanguardie artistiche e concepisce il cibo come un'esperienza che coinvolge tutti i piani sensoriali. Proprio per questo ho qualche difficoltà a trovare i possibili finanziatori, ma non ho ancora rinunciato a cercare di trasformare la mia idea in realtà.

Marco Brambilla: Da architetto ad architetto, continui a progettare o hai la cucina come nuovo obbiettivo come me?

Continuo a progettare cucine vere e a cucinare progettando piatti.

 

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Grazie Gabriele!

Fabio