GIUSEPPE GAROZZO

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Giuseppe Garozzo Zannini Quirini è di Roma. Ha 52 anni ed è un bancario.

Ha partecipato alla 4^ edizione di Masterchef. Per i suoi modi di fare, ma soprattutto per le sue discendenze nobiliari....è stato ribattezzato il "Conte". Si è classificato in 11^ posizione. Ha vinto il primo invention test della stagione! Il tema era "il gusto" e Giuseppe ha vinto col piatto "Scorfano tra il dolce e l'aspro!"

Ha preso parte a 4 esterne vincendone 3, l'unica sconfitta nella prima da Capitano. E' stato eliminato nella prova a coppie!

Dopo Masterchef è stato uno dei più attivi ...partecipando ad eventi in ogni parte d'Italia!! Quasi sempre in compagnia della sua grande amica Arianna!

 

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LE DOMANDE COMUNI A TUTTI I CONCORRENTI:

1) Chi è, il concorrente delle 4 edizioni che più ti è piaciuto (come personaggio e come chef)?

Ce ne sono stati almeno quattro o cinque. Se devo fare un solo nome, però, allora farei quello di Spyros se non altro perché è stato il primo vincitore e, nella sua edizione, l’attenzione verso la preparazione dei piatti era più alta che nelle versioni più recenti.

2) Chi secondo te, può vincere questa 5^ edizione?

Sinceramente, vedo una donna al titolo. Potrebbe essere Rubina, ma Anche Alida ed Erica hanno moltissime chances!

3) Con chi hai legato di più nella tua edizione?

Ho provato, essendo il più “vecchietto”, a tenere in armonia il gruppo. Questo mi ha permesso di conservare uno straordinario rapporto con tutti. Devo dire, però, che Fabiano, Simone, Carmine, Paolo e Gabriele sono i maschietti con cui ho legato maggiormente. Tra le signore, Amelia e Arianna, ma anche con Ilaria, Chiara e Serena ho conservato un bellissimo rapporto. Sono contento di sentire Maria qualche volta mentre, purtroppo, non sento da tanto Viola e Silvana.

4) Sinceramente, pensi che la tua posizione sia stata giusta o meritavi di più (o anche meno...)?

Io sono arci felice del risultato, ribadendo che è stata la più bella favola che potessi vivere. In verità, però, ritengo che sarei potuto arrivare più avanti in classifica senza lo sfortunato episodio del malore avuto proprio durante la prova del pollo ripieno. Mi sarei visto trai primi sei o sette, francamente.

5) Rifaresti l 'esperienza di Masterchef ?

Assolutamente sì!!!!

6) Dopo Masterchef, la tua vita è rimasta uguale o è cambiata (in meglio o peggio)?

E’ cambiata totalmente. L’essere riconosciuti, partecipare ad eventi, cucinare in grandi alberghi o in famosi ristoranti è qualcosa di inimmaginabile. Lo stress e la stanchezza sono secondi solamente all’immensa gioia di poterti raccontare attraverso la gigantesca passione per la cucina.

7) Qual'è l'esterna che ricordi con maggior piacere?

Quella di Mazara. Grandissima prova. Difficilissima. Ma incommensurabile gioia per aver potuto mettere all’interno della disputa la conoscenza delle materie prime e delle tradizioni siciliane che mi appartengono fortemente. Credo di essere stato determinante in quell’occasione.

8) Come hai fatto (se ci sei riuscito......) a mantenere il silenzio (con amici, parenti o conoscenti) nei mesi di attesa tra la partecipazione e la messa in onda del programma?

Per alcune persone ho dovuto fare inevitabilmente un’eccezione. Appartengono troppo al mio quotidiano e vivono con me ogni situazione. Per il resto, non mi è stato particolarmente difficile tener riservate le notizie inerenti lo svolgimento della competizione. Faccio un lavoro in cui la riservatezza è d’obbligo, pertanto partivo avvantaggiato.

9) Secondo te.....sei stato trattato dalla produzione: 1)da concorrente di un concorso di cucina, 2) da concorrente del grande fratello 3) da attore inconsapevole

Questa è una domanda veramente tagliente. Potrei dire un po’ di ogni cosa e me la caverei brillantemente. In realtà, seppure ognuna delle fattispecie rappresentano una caratteristica reale, mi piacerebbe più raccontarvi come l’ho vissuta io invece di come la produzione abbia gestito la mia partecipazione. Bene, per me è stata una prova psicofisica durissima. Ma, come per ogni esperienza faticosa, il ricordo che porterò nel mio cuore sarà quello di aver vissuto veramente una favola.

10) il tuo sogno nel cassetto......

La devo proprio dire grossa???? Un ristorante da gestire con mio figlio e una trasmissione in tv che racconti la grandezza delle nostre tradizioni culinarie e vitivinicole.

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Hai vinto il primo Invention test della tua stagione.....il tema era "il gusto"! E' per questo che sei stato soprannominato "L'aristocratico del gusto?"


Veramente l’appellativo di “aristocratico” giunge da molto più lontano nel tempo ed era legato alla mia esperienza nel mondo del vino. Non potevo non “trasferirlo” al cibo vista la ribalta ottenuta dalla partecipazione a Masterchef. Questo modo di fare che mi caratterizza è sempre stato argomento di vivace confronto con gli amici che mi hanno sempre esortato, pungolato, affinché lo mettessi in giusta evidenza.
 

Roberto D.S

Quali sono secondo te gli aspetti positivi e negativi nel partecipare a Mastechef?

Non credo ci siano aspetti veramente negativi, anzi riterrei che anche quei momenti di sofferenza, di sacrificio, di fatica, di delusione che hanno caratterizzato la lunga prova di selezione e di gara, alla fine rappresentano un grande e meraviglioso bagaglio formativo. Per il resto, lascio ad ognuno il proprio resoconto.
 

Veronica Z:

Sei soddisfatto del tuo dopo Masterchef?

Certamente tantissimo, ho cucinato in un sacco di occasioni provando a gestire condizioni e ambienti completamente diversi. Ho frequentato come ospite moltissime manifestazioni tra le più importanti del Paese e, se non bastasse sono anche stato nominato membro di commissioni giudicanti a premi e concorsi. Però, e lo dico senza particolare rammarico, mi sarebbe piaciuto veramente molto poter avere un’occasione importante per provare a regalare un po’ delle mie esperienze, con il mio modo di raccontare, alle persone che amano la cucina e le tradizioni della nostra terra.
Avrei partecipato volentieri a qualche trasmissione televisiva in cui il contributo di una persona che ha a lungo viaggiato, studiato e provato a capire le tradizioni della nostra terra sarebbe potuto risultare utile e piacevole.

Luca M:

Che fine ha fatto l'investigaconte?

Lui è veramente una grandissima invenzione! Volevo farlo tornare in azione con la V edizione ma ho soprasseduto per impegni lavorativi e familiari che non mi avrebbero permesso di dar corso alle lunghe ed estenuanti operazioni investigative necessarie a scoprire “fatti e misfatti”!
 

Luca:
Ci racconti qualche serata tipo assieme agli altri concorrenti, dove le passavate e quante volte cucinavate a tarda ora?

Masterchef per me ha rappresentato una vera e propria favola, una meravigliosa avventura come quelle che ogni adolescente vive nella ricerca di nuove emozioni e nuovi rapporti interpersonali. Pertanto ogni luogo e ogni occasione è stata buona per riunirci a chiacchierare e a cucinare magari davanti ad un buon bicchiere di vino. I luoghi? Le nostre stanze del residence, sature di termini culinari e di ricette da sviscerare agli altri come lasciapassare utile al gruppo per la successiva prova eliminatoria.

Marco Ussaro:

Lavori in banca, sei sommelier, partecipi a mille eventi, sei un padre e marito, passi tanto tempo con Arianna e mantieni sempre un aplombe britannico: quale è il nome che dovremmo darti come supereroe?
Non sono un supereroe, sono solo una persona che pone attenzione in quello che fa e come lo fa. Mi è stato insegnato il rispetto per gli altri e provo ad essere sempre attento a questo. Ma come figlio degli anni 70, grande lettore della Marvel, se proprio dovessi immaginarmi dotato di superpoteri, forse mi piacerebbe essere Iron Man per la sua proverbiale capacità di mettersi sempre nei guai per non saper dire di no a nessuno!

Luca M:

Ci puoi dare un'anticipazione del tuo libro?

L’idea sarebbe quella di raccontare la cucina nobile napoletana vista nella sua versione tradizionale e in una versione “contaminata” da ingredienti comunque tipici della nostra terra ma che solo oggi sono divenuti maggiormente comuni e presenti. Davanti a tale “impresa” ho preso un po’ di tempo per valutare bene anche l’approccio, per presentare un nuovo modo di approcciare le ricette, per avere qualche riga da leggere che ci metta nelle condizioni di capire il contesto storico e il perché.
 


 

Veronica Z e Silvana P:

Ciao Giuseppe vedo su FB che stai sempre con Arianna......una volta lavorate qua , una volta di là , ma lo fate a livello pubblicitario cioè per farvi conoscere ......o è un lavoro che fate insieme......non ho capito !!!! Poi volevo sapere se con Arianna......tra voi c'è una grande amicizia...... ?

E’ un mutuo soccorso vicendevole. Ci siamo sempre stimati tantissimo e ora, dopo due anni dal primo incontro, certamente, c’è una profonda amicizia.

Maria G:

Dopo le esperienze degli show cooking, ora la nuova avventura del programma radiofonico. Progetti futuri?

Tanti, tutti a dimensione cinquantenne, però. Mi sono messo in gioco fino in fondo, come è mio solito fare e ho provato in prima persona la durezza del lavoro di cuoco respirandone anche le immense soddisfazioni. Resta il fatto, però, che in questo preciso contesto di vita personale, pur cucinando in ogni momento libero, il mio obiettivo è rivolto più al mondo della comunicazione che della ristorazione.
 

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Grazie Conte!!! Fabio M.