LUCIANO DI MARCO

Luciano di Marco ha 54 anni, palermitano. E' un geometra libero professionista, laureato in Ingegneria.

Ha partecipato alla nona edizione di MasterChef Italia. Aveva già tentato nella 5^ edizione ma fu eliminato ai live cooking per un "no" di chef Cannavacciuolo!

Ha raggiunto un ottimo sesto posto dopo aver vinto due mistery box. La prima con il piatto "Addakuosa", la seconda con "Una norma poco normale". 

Dopo MasterChef si è dedicato ad "Addakuosa", la società con cui effettua tour gastronomici in tutta Italia ("l'Addakuosa tour"), il merchandising e i catering per eventi/cene private........ed è diventato nonno!!!!!

In futuro è pevisto un "Addakuosa" a mare!

 

LE DOMANDE COMUNI A TUTTI I CONCORRENTI:

1) Chi è, il concorrente delle 8 edizioni che più ti è piaciuto (come personaggio e come chef)?

Il concorrente che ricordo piacevolmente è Simone Finetti, simpatico, spiritoso e con una bella mano, oggi lo sta dimostrando con le sue rubriche di cucina.
Lo chef invece senza dubbio alcuno Valerio Braschi.

 

2) Chi secondo te, può vincere questa 10^ edizione?

Ancora è presto per dirlo è necessario vedere un minimo di percorso, ma tra Antonio, Alessandra e Federica si potrebbe nascondere un finalista vincente.

3) Con chi hai legato di più nella tua edizione?

Ho legato molto con Nicolò, passavamo molto tempo insieme e per certi aspetti il divario di età ci rendeva complementari.

4) Sinceramente, pensi che la tua posizione sia stata giusta o meritavi di più (o anche meno...)?...


Quando entrai a Masterchef avevo già realizzato un sogno, avevo dimostrato a me stesso che bisogna crederci sempre ai sogni e non abbattersi davanti alle sconfitte (casting di masterchef 5).
Ogni prova passata per me era un orgoglio, dicevo sempre ai ragazzi che io a masterchef mi divertivo (mi sentivo in ferie), non pensavo mai alla possibilità di andare in finale, ma rivedendo l’edizione in TV, penso che a parte qualche batosta (vedi invention test frigo di Barbieri con fegato o l’esterna all’Armani) potevo puntare a qualcosa in più .

 

5) Rifaresti l 'esperienza di Masterchef ? 

Assolutamente si! Anche domani.

6) Dopo Masterchef, la tua vita è rimasta uguale o è cambiata (in meglio o peggio)? 

È cambiata tantissimo senza dubbio in meglio, nonostante la pandemia abbia in un certo senso “bloccato” i progetti, ne ha aperto altri che si completeranno.

7) Qual è l'esterna che ricordi con maggior piacere?


Vico Equense tutta la vita!
Mi sentivo a casa tra la gente e con la gente .

 

8) Come hai fatto (se ci sei riuscito......) a mantenere il silenzio (con amici, parenti o conoscenti) nei mesi di attesa tra la partecipazione e la messa in onda del programma?


Mantenere il silenzio è la chiave più importante, questa volta io non dissi neanche che ero andato a fare i casting, dicevo che partivo per lavoro, o per convegni.
Solamente quando entrai nella Masterclass, dissi a mio compare, nonché, collega di studio che avevo bisogno di una mano allo studio perché avevo realizzato un sogno.

 

9) Secondo te.....sei stato trattato dalla produzione: 1)da concorrente di un concorso di cucina, 2) da concorrente del grande fratello 3) da attore inconsapevole.

Sicuramente come un concorrente di un concorso di cucina, anche se l’attaccamento alla mia terra e la facilità ad emozionarmi li ha stimolati.

10) il tuo sogno nel cassetto......


Realizzare quel contenitore di benessere e allegria dove poter condividere la passione per la cucina e per i prodotti del mio territorio.
In sintesi il mio Addakuosa.

 

LE DOMANDE DEL GRUPPO MASTERCHEF ITALIA

Ciro: Quanto ci è voluto per superare la bocciatura quando ti sei presentato la prima volta? E la consapevolezza di essere riuscito ad ottenere una seconda chance quanto ti ha aiutato in gara nella masteclass?"

Ciao Ciro, la bocciatura a casting di Masterchef 5 non è stata metabolizzata in breve tempo, a dirtela tutta per un mese non ho toccato pentole e padelle e le mie figlie stavano per traslocare.

L’essere riuscito ad entrare nella masterclass di Masterche 9 con tutti i sacrifici del caso e la consapevolezza di aver centrato l’obbiettivo che da anni mi ero ripromesso di raggiungere mi ha dato tanta forza. Il mio obbiettivo era di passare i casting e dimostrare a me stesso ma soprattutto allo Chef Cannavacciuolo che nella vita non bisogna mai arrendersi e inseguire i propri sogni.Una volta entrato nella masterclass ho vissuto ogni giorno come se fosse il primo.

Letizia: La tua è sembrata a parte qualche eccezione una masterclass abbastanza unita. Ci racconti un aneddoto del tuo periodo vissuto a Milano con i tuoi compagni d'avventura?

Ciao Letizia, con il ragazzi c’è stato subito feeling, anche se inizialmente si creano inevitabilmente dei gruppi (soprattutto perché si è in tanti). Ricordo le serate al residence giù in giardino fino tarda notte a bere ed a scherzare, ognuno di noi portava una cosa e ci facevamo gli aperitivi scherzando e ridendo.

Ma soprattutto ricordo le barzellette che raccontavamo io e Nicolò una dietro l’altra.

 

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Fabio Marino: Hai avuto un ottimo rapporto con Nicolò, che vista l'età potrebbe essere tuo figlio. Ma proprio nel duello finale dello skill test è stato lui ad eliminarti. Hai qualcosa da rimproverarti da quella prova?

Queste cose possono succedere solo a Masterchef.

Io e Nicolò allo scontro finale, chi lo avrebbe mai detto? Ma è accaduto.

Con Nick abbiamo avuto un bellissimo rapporto, vero e sincero fatto di risate, bevute serali in camera, e anche momenti di disappunto ed è stata questa la nostra forza, il nostro collante, il non essere ipocriti l’uno con l’altro e soprattutto non fare emergere la differenza di età.

Lo skill test finale è stata una vera mazzata, ci siamo guardati negli occhi ci siamo abbracciati e siamo andati ognuno per la nostra strada, la sera siamo ritornati a farci la nostra ultima bevuta e ci siamo riabbracciati come due vecchi amici.

Di quello Skill Test mi rimprovero di non avere dato il massimo nella prima prova della gratinatura, per usare una metafora calcistica ti dico che non ero entrato in partita ero ancora con la tuta …

Gianfranco: Se fossi arrivato in Finale, quale piatti avresti presentato? Piatti della tua terra? Secondo te avresti meritato di arrivarci?

Ciao Gianfranco, il menù della finale lo avevo già preparato e anche disegnato non perché ero convinto di andare in finale ma perché lo devi già iniziare a preparare (quantomeno i sei concorrenti), chiaramente era un menù che attraversava in lungo e in largo la mia Sicilia e andava a toccare le varie provincie e gli ingredienti tipici, a bocce ferme ti dico di si, ma quello che conta è anche il percorso che uno ha fatto…

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Valerio: Hai avuto un particolare feeling con lo chef Cannavacciuolo che mai avevo visto così commosso per l'uscita di un concorrente. Ci spieghi il tuo rapporto con lo chef?

Ciao Valerio, questa cosa non si può spiegare e soprattutto non si può scrivere, quando lo Chef Cannavacciuolo mi diede il suo SI, dentro di me si aprirono le acque del mar mediterraneo (in tutto i sensi), in quel momento ci fu una sorta di imprinting che puntata dopo puntata si rafforzava sempre di più fino alla puntata dell’eliminazione dove nel nostro abbraccio sentii tutto l’affetto dello Chef.

Poche volte nella vita ho provato questa emozione.

Simonetta: Con chi sei rimasto in buoni rapporti?

Ciao Simonetta, come avrai avuto modo di vedere dalle varie foto che pubblico, io sono rimasto in buoni rapporti con tutti, ma con alcuni ci sentiamo quotidianamente.

Con Nicolò, Domenico, Andrea, Vincenzo, Fabio, Rosella, Giulia e lo stesso Antonio mi sento spesso e ci siamo visti di recente e non vediamo l’ora di rivederci.

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Fabio Marino: Ciao Luciano. Da palermitano come te, sono orgoglioso del tuo percorso a MasterChef (eri il secondo palermitano dopo Margherita). Hai portato con orgoglio l'amore per la nostra terra! Come hai vissuto il dopo masterchef nella tua città?

Ciao Fabio, prima di tutto fatti fare i complementi per il bel gruppo che hai creato.

Da Siciliano e Palermitano sono felice e orgoglioso di aver portato un pezzo di Sicilia a Masterchef, ogni volta che vedevo un ingrediente che apparteneva alla mia terra mi brillavano gli occhi e davo il meglio di me.

Palermo come tu sai è una città molto calorosa così come i Palermitani passeggiando dentro ai mercati la gente mi riconosceva complimentandosi ed ogni tanto si sente un Addakuosa che arriva da qualche bancarella, ma la cosa che mi ha dato tanta felicità è il calore e l’affetto dei bambini.

Silvia: Ciao Luciano sei stato un grande uomo oltre che un bravissimo cuoco, immagino che tu sia stato accolto con affetto al tuo paese. Hai realizzato il tuo sogno aprendo un ristorante? Ti auguro un grande successo perché te lo meriti! Ciao!

Ciao Silvia ti ringrazio per le belle parole, il rientro in terra Siciliana è stato meraviglioso devo dire anche inaspettato, i ragazzi della redazione me lo avevano detto che sarebbe stato tutto diverso ma io non ci credevo, ed invece ho ricevuto tantissimo affetto e moltissimi attestati di stima.

Il mio sogno in parte si sta realizzando, il lockdown iniziale e l’incertezza che stiamo vivendo in questo periodo scoraggia investimenti e progetti, ma il progetto Addakuosa si è concretizzato e sta andando avanti.

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Lothar:  Ciao Luciano e Addakuosa sempre. A proposito di Addakuosa, se la pandemia lo permette, quali sono i progetti più interessanti alla quale stai lavorando per Addakuosa? Per questo progetto quale chef ti è stato più d'aiuto e ritieni ti abbia dato i giusti consigli?

Addakuosa sempre e ovunque caro Lothar (gran bel nome), Addakuosa è un progetto che si è già concretizzato, io ho realizzato un marchio e l’ho anche registrato, oggi Addakuosa è una realtà e per me è uno stile di vita, ovvero, vivere con il sorriso e far sorridere sempre.

Addakuosa è condivisione, vivere in armonia e soprattutto sorridere pensando a una cosa bella che ti è successo nella vita (Addakuosa = A quella cosa), la cucina ed il buon bere sono uno dei tanti strumenti per poterlo fare.

Addakuosa Tour ovvero il ristorante itinerante è uno dei tanti progetti che ho attuato, la mia idea di cucina che incontra la gente nel loro territorio – Contaminare ed essere Contaminato – portare in giro per l’Italia nei vari ristoranti magari incontrando i ragazzi ed i colleghi dell’edizione/i e cucinando insieme a loro, prima dell’ultimo lockdown avevo iniziato a fare diverse tappe ma poi ci siamo dovuti fermare.

Maria Grazia: Ciao Luciano, volevo chiederti quanto, a distanza di un anno, la tua passione in cucina ha preso piede nella tua vita e se, ad oggi, la consideri più di una passione ma la tua strada.

La passione per la cucina è rimasta quella che avevo prima, ma con la consapevolezza che adesso la conoscono in tanti e questa cosa mi da forza e adrenalina per non fermarmi e andare sempre avanti.

Io ho sempre detto alla mia famiglia che voglio morire con le padelle nelle mani, lascio a te ogni altra  considerazione …

Federica: Purtroppo finita la vostra edizione è scoppiata la pandemia! Quanto questo ha influenzato il tuo dopo masterchef?

Cara Federica dirti che è stato tragico è riduttivo, anche perché siamo/sono passato dal bagno di folla e dagli attestati di stima con abbracci e baci a dirette sui social che, nonostante rappresentino un ottimo strumento per socializzare non mi danno la stessa gioia di condividere i momenti meravigliosi vissuti.

Io mi reputo una persona solare e molto estroversa, ed il contatto con la gente è una prerogativa, la distanza e l’isolamento ha limitato tutto ciò e soprattutto ha impedito di poter dare sfogo ai miei progetti ed alle attività che si erano concretizzate.

Masterchef è una bella finestra temporale della tua vita (un Addakuosa) che va alimentata nel tempo ma soprattutto va sfruttata nel momento.

Giulia: Ciao Luciano. Se non erro sei un geometra. Continui ad esercitare la tua professione? Come riesci a ritagliare il tuo tempo per realizzare i video su instagram o gli altri impegni dedicati a questa tua importante passione? Cosa ne pensano i tuoi familari di questa tua passione?

Ciao Giulia, si sono un Geometra libero professionista e continuo la mia professione (fortunatamente), ma ho anche una famiglia che mi appoggia e una social media (mia figlia) che mi organizza tutte le attività digitali, l’impegno è tanto ma mi piace molto, e spero di poter incrementare nei prossimi mesi la presenza con importanti progetti a cui stiamo lavorando.

La mia famiglia mi ha sempre appoggiato sin dalla candidatura a Masterchef 9, questa è un’esperienza che non puoi fare se non hai l’appoggio della famiglia.

Stefania: Che tipo di cucina faresti nel tuo ristorante? A proposito hai avuto offerte di lavoro o per aprire un tuo ristorante?

Ciao Stefania, la mia idea di cucina è quella che propongo sui social una cucina legata al mio territorio, influenzata dai ricordi dei miei zii e da mia madre, territorio e tradizione.

Questa è la cucina che propongo negli Addakuosa Tour e che proporrò nel mio ristorante.

ALCUNI MOMENTI NELLA MASTERCLASS

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ALCUNI PIATTI DI LUCIANO

Grazie Lucianeddu!

by Fabio M.