VALERIO BRASCHI

Valerio Braschi è di Santarcangelo di Romagna. Ha partecipato alla sesta edizione di MasterChef Italia portando a casa il titolo a soli 18 anni!

E' certamente uno dei maggiori talenti usciti dalla masterclass!

Grazie alla vittoria, ha pubblicato il suo primo libro di ricette "Mistery Boy" edito da Baldini+Castoldi.

Dopo la partecipazione al talent, nonostante varie offerte di lavoro (anche prestigiose) ha preferito girovagare per il mondo alla ricerca di nuove esperienze. Ha anche collaborato per un certo periodo con alcuni suoi compagni di avventura: Michele Pirozzi, Gabriele Gatti e Marco Vandoni, nell'organizzazione di eventi. 

Nel 2018, è stato inserito dalla prestigiosa rivista "Forbes Italia" nella top 100 under 30 nella categoria "food".

A novembre 2019 il grande passo! E' diventato uno dei proprietari (oltre che Chef) del ristorante "1978" a Roma. 

Valerio non nasconde le sue velleità di conquistare al più presto, la sua prima stella "michelin"! I suoi piatti spaziano dalla cucina "della nonna" alla cucina super ricercata e perchè no anche "shock"! 

Tra gli altri l'oramai famoso piatto di "Lasagna in tubetto"! Un piatto che di fatto, ha creato molta curiosità ma anche giudizi non "amichevoli" da parte dei puristi della cucina tradizionale!

Al 1978 potrete provare il  menù degustazione "Valerio 2k21".

ULTIMA NOVITA':

Valerio è pronto per l'apertura di una nuova start up delivery (consulente food) a Crema! "@koctum.it"

https://www.instagram.com/stories/valebraschi/2520696810429841988/

qui la nostra precedene intervista a Valerio (2018):
http://masterchefita.altervista.org/valerio-braschi.html

 

LE DOMANDE DEL NOSTRO GRUPPO

STEFANIA: Caro Valerio ciao!Quello che tu hai fatto trasparire dal tuo modo di essere è una grande, ma grande passione per quello che fai, nonostante la tua giovane età. Ci son pochi come te. Ti chiedo: cosa vorresti dire ai nuovi concorrenti (ed in particolare ai quattro finalisti di questa decima edizione) che tu non avresti fatto o non faresti mai in queste circostanze che hai vissuto in prima persona...con una meritatissima vittoria finale? Continua ad essere te stesso come sei sempre stato...questa è la chiave che apre tutte le porte.

Grazie di cuore Stefania per le bellissime parole.
In primis auguro ai ragazzi di divertirsi, quella è la chiave di tutto.
Dare il massimo e divertirsi.
Strategie o altro non servono a nulla perché alla fine contano solo i piatti.
Ai finalisti dico di stringere forte i denti e sognare.
Avere un sogno e portarlo avanti.
Godersi la finale appieno.
Io mi svegliai alle 4 del mattino il giorno della finale per vivermi appieno quel giorno, senza sapere se avrei vinto o perso, ma volevo godermelo davvero fino in fondo qualunque fosse stato il risultato.

ANNA S.: Come ti sei preparato per partecipare a Masterchef.....ovvero è stata una cosa premeditata da tempo o l'hai decisa all'ultimo momento basandoti semplicemente sulle tue abilità? Durante le puntate di masterchef avete dei testi dove studiare o ti sei portato quelli tuoi?

Ciao Anna.
Non mi sono preparato.
Sono andato li mettendo in campo le
mie abilità per testare il mio livello di conoscenza e pratica.
Non ci hanno dato testi o altro.
Non ho mai avuto paura di sbagliare o altro perché alla fine masterchef era per me
un modo per testare le mie attuali abilità.
Ho imparato tanto anche semplicemente parlando con altri concorrenti, scambiandoci idee, nozioni o puramente pensieri.

Fabio M: Dopo Masterchef girava voce che chef Barbieri ti voleva con lui al Fourghetti, è vero? Se si ti sei pentito di non essere andato o a distanza di tempo rifaresti tutto ciò che hai fatto? Cioè viaggiare e fare esperienza in giro?

Certo mi ha offerto un lavoro ma non ho potuto accettare perchè avevo un diploma da prendere e lo studio è importante.
Non mi pento della mia scelta.
Mi sono creato una carriera da solo, imparando a stare in cucina durante i numerosissimi pop up restaurant che ho fatto assieme ai miei amici Michele Pirozzi, Gabriele Gatti e Marco Vandoni.
Ho conosciuto persone splendide come Daniel Facen e Igles Corelli che ritengo maestri e con i quali è stato un onore collaborare durante qualche evento.
Ora sono al 1978, un ristorante che considero casa, il posto in cui passo quasi tutta la giornata da più di un anno.
Ogni sera vado a letto dicendo:
Non vedo l’ora di tornare al ristorante per fare le preparazioni per domani.

GIUSEPPE: Ciao Valerio, una curiosità, ma tu sei socio nel tuo ristorante o solo come chef dipendente? Ti dico questo per capire se eventualmente  in questo periodo di pandemia, come stai affrontando il lato economico. Secondo te le decisioni prese sulle aperture e chiusure sono state giuste o tu avresti agito in maniera diversa?

Ciao Giuseppe.
Io sono socio al 50% e mi occupo di tutto il lato Cucina.
È stato un periodo molto duro, noi ristoratori siamo stati colpiti tantissimo da queste chiusure e la cosa che fa davvero male è sapere che tantissime aziende e ristoranti hanno chiuso e chiuderanno.
Abbiamo cercato di tenere duro e questo mese per fortuna è andata molto bene.
La chiusura a cena la capisco e la comprendo.
Non ho mai protestato contro le decisioni del governo perchè sarebbe stato solo tempo sprecato.
Non concepisco il fatto di dover tenere chiuso a pranzo in zona arancione quando tutto il resto puó rimanere aperto, ma così è la vita e dobbiamo solo stringere i denti e continuare a lavorare sodo.
In un periodo come questo in tanti si aspettavano che abbassassimo la qualità per risparmiare e invece noi l’abbiamo alzata ancora di più, proponendo un menù nuovo e senza paura di sbagliare.

LOTHAR: Ciao Valerio. Sei sicuramente il vincitore di MasterChef migliore che sia mai uscito in 10 edizioni. Ma quello che stupisce di più è il post MasterChef che è radioso, lavori a Roma, in una location stupenda e appena sarà possibile verrò a mangiare da te. In questi 4 anni si è vista una crescita ancora più importante. A questo punto, ora che sei chef vero e proprio, chi consideri come il tuo Maestro? Complimenti ancora e speriamo di vederti stellato presto!

Ciao Lothar.
Ti ringrazio di cuore per le tue bellissime parole, scaldano davvero il cuore.
Io mi considero un cuoco, non mi piace la parola chef perchè ora tutti si fanno chiamare chef anche chi non ha mai messo piede in una cucina professionale. 
Penso di fare il lavoro più bello del mondo e sono super felice di questo perchè
ogni mattina mi alzo con la voglia di aprire quella porta rossa del 1978 e accendere i fornelli.
Non voglio mai smettere di imparare, ogni giorno si impara qualcosa di nuovo, perchè c'è sempre chi sa più di te e puó insegnarti qualcosa.
Gli chef Daniel Facen e Igles corelli sono 2 miti per me.

SILVANA: Ciao Valeriooooo, siamo molti vicini,  ma non riesco mai a venirti a  trovare, comunque presto verrò ! Come ti trovi a Roma? La città eterna è riuscita a soddisfare le tue aspettative o no? Mi chiedo se hai messo le radici,  non fai più i tuoi viaggi in giro per il mondo in cerca di nuove conoscenze,  nuove culture?  Un abbraccio Vale

Ciao Silvana!!!!
Ti aspetto quando vuoi al ristorante per pranzo!!
A Roma sto benissimo.
Adoro la zona in cui lavoro e vivo, le persone e tutto il contorno.
Non mi aspettavo di ambientarmi così bene e invece dopo solo 1 anno mi sento come se fosse una seconda casa.
Viaggiare al momento è impossibile causa covid, ma per
me resta davvero importante e spero davvero di tornare presto a viaggiare, durante ovviamente i miei giorni liberi in cui il ristorante è chiuso.
Viaggiare è fondamentale per chi fa questo lavoro.
Scoprire nuovi gusti, ingredienti, piatti, culture è vitale per chi punta a creare sempre qulcosa di nuovo.

CIRO: A nemmeno 30 anni hai già fatto molte esperienze, aperto un ristorante e fatto discutere la critica (su un piatto che personalmente sono molto curioso di assaggiare), quali sono i tuoi prossimi passi ideali per continuare in questo percorso? Inoltre, dopo la lasagna in tubetto, hai già altre idee di piatti "shocking" per gli amanti della cucina tradizionale?

Ciao Ciro!!
Ogni giorno per noi è fonte di nuove idee.
Ogni giorno proviamo e riproviamo piatti nuovi per poi un giorno metterli nel menu.
Al momento siamo in tre in cucina: 
Il mio lavapiatti, il mio souschef ed infine io.
Io e Riccardo (souschef) siamo alla continua ricerca di qualcosa di nuovo da mettere nel menù, qualcosa con cui stupire i nostri commensali e che li faccia davvero emozionare all’assaggio, ma che faccia davvero emozionare anche noi durante la preparazione.
La lasagna è stata un esperimento legato ad un mio bellissimo ricordo, critiche o no, sono fiero di servirla e la serivremo per tutto il 2021

MARIA GRAZIA:ciao Valerio, una cosa che mi incuriosisce molto da quando ne ho letto la notizia: come sta andando con la lasagna in tubetto, funziona?"

Ciao Maria Grazia.
I feedback dei clienti sono molto positivi.
Le persone si divertono a mangiarla, ridono e scherzano ma la cosa che davvero mi emoziona è vedere la loro espressione quando l’assaggiano perchè percepiscono in bocca il vero gusto della lasagna tradizionale.
Questo piatto emoziona chi lo mangia ed emoziona noi che lo prepariamo, quindi spingiamo forte così.

STEFANO: Domanda un pò scomoda! Spero tu mi risponda sinceramente. Intanto conosci personalmente tutti gli altri 8 vincitori? Chi ti piace di più da un punto di vista umano e soprattutto (domanda scomoda) chi secondo te ha meritato di meno di vincere? Insomma c'era qualche altro concorrente che pensi avrebbe meritato di portare a casa il titolo?

Ciao Stefano.
Mi sembrano tutti ottime persone, a livello umano e professionale.
Non sono nessuno per dire che uno ha meritato di vincere e l’altro no, ritengo che ognuno abbia vinto perchè il giorno della finale è stato semplicemente il migliore e per questo ha meritato la vittoria.
Di persona ho avuto il piacere di conoscere spiros, stefano, erika, simone e Antonio e l’idea che avevo si è confermata, sono tutte ottime persone.

LUCIA: Qual è stato il primo regalo che ti sei concesso con i 100 mila euro vinti a MasterChef? A proposito hai dovuto aspettare tanto per averli?

Ciao Lucia.
Mi sono comprato un iphone!
Dopo tanti anni in cui ho avuto solo telefoni usati ho deciso di prendermene uno nuovo da solo!
Inoltre ho dato gran parte della vincita alla mia famiglia per ringraziarli di avermi in primis mantenuto 18 anni e poi perchè non mi hanno mai impedito di fare questa strada e mi hanno sempre aiutato e spronato.

CLAUDIO: Ciao Valerio e complimenti per la tua carriera da chef! Lo hai detto tante volte che ambisci alla stella michelin. Se non erro quando vengono a valutarti ovviamente non si fanno riconoscere....ma tu hai sentore che qualcuno lo abbia fatto? Secondo te, per quello che offri sei tanto distante da quella ambiziosa stella oppure credi di essere sulla buona strada?

Ciao Claudio.
Io punto a rendere felici ed
emozionare i miei commensali, è questo il mio vero obbiettivo e la cosa che mi ripaga di tutte le ore passate in cucina.
Se la michelin un giorno verrà e ci riconoscerà un premio saremo piu che felici di accettarlo e godercelo.

Fabio M: Poco tempo fa ho condiviso sul nostro gruppo un tuo post dove era presente la recensione (positiva) de "L'uomo delle stelle" che ha provato il tuo menù degustazione "Valerio 2K21". Il post ha avuto tantissimi commenti ma ha certamente diviso! Da una parte chi condivideva la tua "provocazione" sull'ormai famosa "Lasagna in tubetto", chi invece l'ha stroncata in modo anche pesante. Mi piacerebbe avere una tuo commento.

Ciao Fabio.
Guarda, io sono super felice dei risultati che stiamo ottenendo.
In molti arrivano al 78 scettici della lasagna in tubetto e poi si ricredono.
A volte lo scetticismo a noi aiuta e ci sprona per dare ancora di più e lavorare sodo per
far ricredere le persone.
Sulle critiche io le accetto sempre purché fatte da persone che hanno provato il piatto.
Insulti da persone che non hanno provato il piatto, ma
parlano solo per il piacere di insultare mi entrano da un orecchio e mi escono dall’altro.
Anzi, a volte agli insulti di quest’ultimi mi piace rispondere con l’emoticon di un gatto e la
scritta “miao miao”, cosi almeno mi faccio pure 2 risate.

FRANCESCA: Ho sentito dire  che nel tuo ristorante fai un menù degustazione e immagino tu faccia altri piatti alla carta. Ma come "nasce" un piatto? Quanto tempo c'è dietro ai piatti più complicati? E poi una curiosità....hai rivisto più i 4 giudici?

Ciao Francesca.
Ogni piatto che abbiamo in carta e degustaziome nasce da un'idea, un'idea che poi si concretizza in un piatto.
L’idea puó venire in tantissimi modi, anche solo una giornata di sole
o di pioggia puó far nascere un'idea, oltre ai ricordi, alle
esperienze e ai viaggi.
Ogni piatto che serviamo a noi crea un'emozione quando lo facciamo, la stessa
emozione che vogliamo trasmettere ai nostri clienti in sala.
Dei giudici ho rivisto solo Cracco quando sono andato a cena da lui.
È sempre un piacere rivedere il grande Chef Cracco, una persona davvero bella umanamente parlando ed un grandissimo professionista.

 

ANNA: Ciao Valerio una domanda di gossip, dopo le tue storie d'amore stai con qualche altra ragazza oppure al momento c'è solo il lavoro?

Ciao Anna, ahaha sono le
domande di gossip quelle che mi spaventano di più!
Al momento no.
Al momento mi concentro sul raggiungere i miei obbiettivi lavorativi.
Se poi un giorno capiterà la ragazza giusta saró più che felice di farla entrare nella mia vita, ma deve venire tutto il piu naturale possibile senza fretta ne pressioni.

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ALCUNI PIATTI DI VALERIO

Grazie Valerio.

by Fabio M.