BEATRICE DE TULLIO

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Beatrice è di Pescara e ha 25 anni.

Ha partecipato alla terza edizione di Masterchef, classificandosi in 9^ posizione.

La sua è stata una partecipazione un pò particolare. Ad oggi, è l'unica concorrente ad essere entrata e uscita dalla Masterclass per due volte! Infatti, dopo essere stata eliminata nella prova del dolce con Iginio Massari, è stata protagonista del ripescaggio. Ha vinto ed è stata riammessa in gara. Ha poi vinto la mistery box successiva....per poi essere definitivamente eliminata nel pressure test successivo, ad opera di Rachida!

Dice di lei: "Prima di MC ero una laureata in Gastronomia (ho studiato 3 anni in piemonte e girato il mondo con l’università) specializzanda in scienze della comunicazione (marketing e pubblicità) con mille passioni e progetti. Appasionata di gastronomia, sana alimentazione, ingredienti insoliti da trovare in giro per il mondo e cucinare a casa, cercavo di realizzarmi e di emergere per le mie passioni. Amo anche molto cantare, canto e cucino molto spesso nello stesso momento. Pratico molto sport ed adoro vedere il buon cibo come mezzo di raggiungimento del benessere del mio corpo e della mia psiche. Ho sempre pensato che si possa mangiare con gusto i cibi più sani del mondo e che questo faccia la differenza tra chi cucina cibo buono solo ogni tanto e chi può farlo ogni giorno con il giusto dosaggio dei condimenti e la scelta oculata di quantità e qualità delle materie prime. Ora sono export manager di due cantine, "Rosarubra e Torri",  continuo con attività come corsi di cucina e degustazione, eventi a tema e cooking shows, scrivo articoli di giornale di gastronomia e porto in giro per il mondo i sapori e le tradizioni della mia terra di origine. Sono aperta a qualsiasi cambiamento arrivi nella mia vita e felice di vivere e guardare al futuro con libertà di animo e di scelta"

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LE DOMANDE COMUNI A TUTTI I CONCORRENTI:

1) Chi è, il concorrente delle 4 edizioni che più ti è piaciuto (come personaggio e come chef)?

Ne ho più di una di persona, nonostante non abbia seguito assiduamente il programma: forse in primis Maurizio della 2 edizione, creativo e folle in cui mi son riconosciuta in quelle poche puntate che ho seguito.Mi incuriosisce tantissimo e attendo di conoscerlo di persona. Chissà se ce la faremo! Almo aveva quella cultura e conoscenza della materia prima più ricercata tipica di chi ha passione per la gastronomia e per gli ingredienti esotici nonché dei modi che lo rendevano affabile e non falso. Con lui avevo affinità e nutro ancora affetto stima nei suoi confronti. Ne dimentico sicuramente molti altri, non mi è stato chiesto della 5 edizione, ma del mio anno ho apprezzato l’enigmatico ed incompreso Marco, personalità tanto buona quanto altalenante, Federico (è un uomo di notevole spessore, è un piacere conversare con lui di qualsiasi argomento e non solo di cibo). Se dovessimo parlare solo della personalità.. Emma è dolcissima come Margherita e Giorgio, Enrica è un pozzo di simpatia, Giovanna pure.

2) Chi secondo te, può vincere questa 5^ edizione?

Rubina. Sembra avere un bel mix di competenze oltre la simpatia dei giudici. Fanno vedere di lei anche un carattere diplomatico e genuino.Se non vincerà spero andrà avanti.
 

3) Con chi hai legato di più nella tua edizione?

Certamente Marco!!! Peccato per il suo carattere: abbiamo due personalità forti ed il rischio di avvicinarsi è proprio quello di finire per “cozzare”. Io nasco e credo che morirò come una pacifista e una bonacciona, e se voglio bene a qualcuno posso mandarmici a quel paese e tornare a parlarci come se nulla fosse; se mi ha voluto bene anche lui ci ritroveremo a cucinare e mangiare insieme.

4) Sinceramente, pensi che la tua posizone sia stata giusta o meritavi di più (o anche meno...)?

A posteriori ho avuto la consapevolezza che potevo arrivare più avanti e che sentivo le mie lacune più grandi di quanto non le sentissero altri che sono progrediti nella gara. Se poi parliamo di altri “requisiti”.. essendomi rifiutata di fare la str…a nei confessionali e non avendo assecondato i giochi con i doppi sensi che volevano far uscire con me, forse la mia ora era arrivata davvero.

5) Rifaresti l 'esperienza di Masterchef ?

Altre mille volte, soprattutto con l’esperienza che ho maturato oggi. Non parlo di esperienze in cucina, ma nella vita.

6) Dopo Masterchef, la tua vita è rimasta uguale o è cambiata (in meglio o peggio)?


Ne ha sicuramente influenzato il trascorso. Ero fidanzata all’epoca, sia durante le registrazioni che durante la messa in onda. Ero innamorata persa e lui molto geloso. Ho sofferto molto questa cosa, e non credo di essere riuscita ad esprimermi sia prima che dopo per quello che sono, mi sentivo in colpa nei suoi confronti e pativo la sua paura di perdermi. Forse saremmo ancora insieme se non avessi partecipato al programma…Questo è il primo cambiamento che, da romanticona, mi viene in mente. La mia vita è cambiata eccome, chiunque ha incrementato la paura di invitarmi a cena (già grande per via della mia laurea in gastronomia, mai citata da MC) ed ho ricevuto solleciti e richieste di collaborazione da diversi fronti. Ancor più difficile, quando sei una ragazza, capire se l’interesse di chi ti contatta è per la tua professionalità o altro. Perdite di tempo a parte sono riuscita a “vendere” con maggiore facilità la mia professionalità da gastronomo specializzato in comunicazione, avendo modo di lanciare sia corsi di cucina che di degustazione e di effettuare lezioni che affrontassero il cibo a 360°: la cucina è solo una fase della nostra scelta alimentare, molto importante, ma legata al ramo nutrizionale e a discorsi più o meno etici legati alla qualità della materia prima. Ho potuto effettuare la moderatrice e presentatrice di eventi di gastronomia, sono ospite in un programma televisivo abruzzese chiamato “Chef&Wine” e sto scrivendo articoli di gastronomia per diventare giornalista.
Ad oggi lavoro come export manager per due cantine abruzzesi (una biologica, Torri cantine, ed una con uve biodinamiche, chiamata Rosarubra) per le quali il mio passato a Masterchef rappresenta un ulteriore elemento valido. Il mio ingresso nella struttura aziendale è sicuramente legato al mio trascorso televisivo perché ha destato curiosità, ma credo che se mi fossi rivelata un’incapace non avrei venduto vino in giro per il mondo. La cosa più bella è che l’azienda non mi impedisce di continuare ad esprimermi e a lavorare come ex concorrente di Masterchef in numerose veci tra cui volto per video promozionali di aziende del settore! Adoro farlo e continuo, compatibilmente con il mio lavoro principale, a lavorare con piacere ovunque mi venga proposto.

7) Qual'è l'esterna che ricordi con maggior piacere?

Quella a Napoli. Non importò l’esito per me, ricordo che ho fritto sotto il sole e lavorato come una matta frenetica, ruotando attorno ad Alberto come un trottola per realizzare le zeppole, inventando modi per raffreddare pasta choux senza frigo, cuocere creme e basi senza pentole e senza lavandini, aiutando a farcire i fiori di zucca, friggendo le zeppole e sul finale, alla comparsa della pasta lievitata per calzoni…stendendo velocissimamente un’infinità di calzoni. Maneggio la pasta di pane tutti i giorni, ho provato una grande soddisfazione guardandomi alle spalle e vedendo quanto realizzato, nonostante per far scena e senza alcun motivo Barbieri fosse venuto addirittura a richiamarmi mentre lavoravo, incitandomi a far qualcosa..!


8) Come hai fatto (se ci sei riuscito......) a mantenere il silenzio (con amici, parenti o conoscenti) nei mesi di attesa tra la partecipazione e la messa in onda del programma?

I parenti sapevano che avevo partecipato, come alcune persone che hanno preso parte al video della back story (divertentissimo!). Sull’esito delle gare, dicevo che ne avrebbero viste delle belle. A chiunque chiedesse dove ero finita dicevo che avrebbero avuto delle sorprese, ma essendo un vulcanotto di idee sempre in movimento non ho destato troppi sospetti con la mia temporanea sparizione durante la registrazione.

9) Secondo te.....sei stato trattato dalla produzione: 1)da concorrente di un concorso di cucina, 2) da concorrente del grande fratello 3) da attore inconsapevole

Mi sono sentita un mix di tutte e 3 le figure.

10) il tuo sogno nel cassetto......

Rendere un mio insieme di idee il mio trampolino di lancio verso altri successi. Voglio tornare a far parlare di me anche fuori dall’Italia, e sento che ci riuscirò. Vedremo.. un mattone alla volta riuscirò nel mio intento."

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M.Grazia.
Tu sei rimasta nei ricordi dei più ,come la concorrente del "mistero di chi copiava l'altra"con Eleonora...ed era chiaro che non vi amavate particolarmente.....eliminata e poi il ripescaggio...vuoi svelarci il mistero e come l'hai vissuto?

Se parlate del mistero del copiare, mi metto la mano sulla coscienza e dico: se solo non avessero voluto giocarci su..avevo chiesto ad Ele se le serviva la sacchetta del nero di seppia per annerire ancor meglio il mio riso e sono andata a dire la mia idea a Tiziana per seconda, dopo Almo.. Tiziana sapeva già tutto. I microfoni registrano, le telecamere riprendono, ma..che noia sarebbe stato svelare il mistero! MI son arrabbiata abbastanza perché chi avevo accanto era tanto competitiva quanto priva di guizzo creativo a mio parere. Dubitare e soprattutto insistere così tanto su quella storia è stato davvero fastidioso, soprattutto quando in cuor tuo senti la tua creatività a mille e idee che ti escono da ogni poro della pelle. Difficilmente mi son sentita così in fermento in cucina, anche durante le audizioni pensavo ai piatti di notte, mi svegliavo e li scrivevo sul telefono. Lo faccio spesso per ogni tipo di idea mi venga in mente, in quei mesi ero focalizzata su piatti da creare come non mai.
Per il ripescaggio la ho vissuta come gli altri: non ho avuto alcun vantaggio legato all’insolito modo in cui ho abbandonato la cucina di MC per la prima volta se vi state chiedendo questo. HO sudato 7 camicie a stendere quei cannelloni, ci avevano dato due dritte sulle dosi e ho le ho sentite male o erano per un impasto di pietra! Ma ripeto, non temo le prove di velocità e come per un normale pressure o un’esterna son rimasta a lavorare duro, sapevo già a che sfacchinata andavo incontro.

 

Ciro B.:
Come sono stati i tuoi  rapporti non solo con Eleonora ma con tutti gli altri?
 

Credo di aver riassunto già un po’ di questa domanda in un’altra. Tuttavia parlavo con tutti (vi sembra strano, eh? Parlo e scrivo così poco..!hahaahah!) ed ero aperta a parlare con chiunque. Ho ricordi esilaranti nella camera del mitico Salvo con Enrica, Marco, Alberto e Almo.. C’è gente che ha video sul cellulare troppo divertenti!!! io ed Almo che ci “litighiamo” un ghiacciolo al limone nella maniera più idiota del mondo ed altri infiniti moomenti di attesa in esterna mi hanno fatto sentire come di nuovo in gita scolastica!!!

Elia S.:
Elonora ti stava antipatica dal principio o tutto è partito dalla terza mistery box?


Non ambisco ad arrivare alla sua età con tutte quelle insicurezze, la vedevo squadrata in ogni cosa, imprigionata in schemi che la facevano tremare prima di ogni prova e di ogni pressure e decisamente intenzionata a mostrarsi dura e competitiva a suon di parolacce più che di piatti con guizzo. Tuttavia non mi legavo il grembiule pensando a come far uscire lei, anzi ero concentrata su di me e su come esprimere me stessa, senza strategie e con l0ingenuità di cui vi parlavo.
Nei confessionali facevo liberamente i complimenti anche a lei quando mi veniva chiesta un’opinione (che noia, tagliamo tutto! Avete fatto caso che a parte una simpatica pernacchia abbiano messo in onda ben pochi miei confessionali aspri?), perché tecnicamente credo sia proprio preparata. Peccato per il resto; credo sia un robot ben collaudato, ma che può studiare tutti i libri che vuole senza rivelare passione sanguigna e espressività e grande personalità in cucina.

Marco U:
Per quanto tempo non hai più mangiato torte con il pan di spagna? O sei andata oltre?
 

Confesso di non essere mai stata un’amante delle torte con base Pan di Spagna e di non averle cucinate spesso come altre. Non mi è ancora scattato il trip di cimentarmi in esperimenti creativi con quella base, quando avrò una cucina tutta mia riprenderò a farlo sentendomi ancor più libera di sporcare e sbagliare.

Ripercorrendo con la mente, la prova della tua eliminazione (con Massari), pensi di essere stata trattata bene dai giudici?


Per nulla. Non sono stata aiutata neanche un po’. Sapete tutti che mi si è sganciato il braccio della planetaria e nessuno dello staff mi ha aiutato per tempo. Ero disperata. Si, agli occhi del pubblico ho ingigantito, ma non sapevo che diavolo fare! Ricordate che state lavorando per una macchina che ha programmato tutte le registrazioni ed è difficile arrivare a sentirsi così ingombranti da chiedere di fermare una gara per una planetaria rotta. Ho seguito le indicazioni, ho continuato a lavorare, il Pan di Spagna non è uscito e non mi son arresa. Ho provato a ricavare del “crumble” di Pan Di Spagna per comporre una crema in coppa con un minimo del mio dolce da credenza, ma se non riesci a montare le uova l’impasto rimane LIQUIDO! Barbieri è stato più sadico che altro, ma d’altronde lo ho sempre disgustato (mi chiedo il perché di tanto accanimento ancora oggi a volte senza darmi risposta), Joe e Cracco son arrivati a fine prova a chiedermi perché piangessi. non ho nascosto a nessuno che mi ero posta l’obiettivo di consegnare quanto da loro richiesto, ovvero una torta, dichiarando apertamente cosa avevo dovuto fare. come nascondere una cosa del genere a telecamere e microfoni? Sarei stata una cretina a pensare di riuscirci e non era il mio intento, ci hanno sempre detto di pensare di essere nella cucina di un ristorante: se un cliente mi chiede una torta con pan di spagna ed ho problemi tecnici io non mi arrendo, compro il pan di spagna e gliela porto entro i termini stabiliti. Dichiarando quanto ho fatto. Quest’anno un concorrente della 5 edizione è andato a casa perché secondo i giudici “non ci aveva messo tutto se stesso nella prova”, nel mio caso secondo Cracco avrei dovuto alzare le mani ed arrendermi... E’ stato davvero un momento in cui mi sono sentita più una cavia da sperimentazione che una giovane concorrente in diffcoltà.
 

Veronica Z.:
Sei più portata per cucinare il dolce o salato?"

Amo cucinare entrambi, e mi riescono anche i dolci! Riesco ad essere creativa anche in quel campo di dosi e “costrizioni”. Mi è bastato fare un po’ di tentativi per creare diverse personalizzazioni, sia di dolci della mia regione che ti ricette nazionali ed internazionali.

Andreina. N.
Hai ancora la pasta madre sempre con te? E qual'è il piatto che prepari più spesso?

Certo!  Non come hanno voluto far credere ovviamente. quando hanno creato su Twitter una mia falsa pagina di agenda scrivendo su che programmavo di portare il lievito al parco con me il giorno dei live cooking non potevo credere che alcuni avessero davvero pensato che fosse mia. Sentirmi dare della sciroccata per questo, come primo impatto con il pubblico social, non è stato proprio quello che mi aspettavo.. Che cucciola ingenua che ero! Il piatto che preparo più spesso…? Dipende dal periodo; confesso che, avendo un lievito naturale, posso appassionarmi di cucina giapponese e preparare il dashi con gli ingredienti e gli utensili tradizionali tutte le settimane, darmi al riso di ogni tipo o agli esperimenti con ingredienti strani, ma non posso astenermi dal fare il pane. Che sia per la colazione, o una focaccia per gli ospiti o un filone di semola, il pane in casa mia non entra mai dalla porta ma esce dal forno.
 

Elisabetta M.:
Sei riuscita o hai pensato di aprire un tuo ristorante?


Ci ho pensato, se riesco con i miei progetti potrei investire in alcuni ristoranti o fare consulenze, ma non credo che riuscirei a vivere ogni giorno nello stesso locale, rischierei di farmene risucchiare e di perdere la mia libertà di “fuggire”, temporaneamente, dalla quotidianità.

Letizia:
Terrai qualche corso di cucina sana a Milano?

Ma magariii! Sapeste quanti progettini ho presentato! Parlo di attività e format anche più “complessi” legato alla formazione legata alla scelta d’acquisto. Essendo a Pescara si pensa non sia abbastanza vicino, ma non temo i treni notturni e nemmeno le ore in auto. Uno anche ad una agenzia di comuncazione di Milano, fatemi sapere se ci sono strutture e corsisti interessati che salgo a farvene per tutti i gusti! Per il dormire mi arrangio, se facciamo anche qualche appuntamento nel weekend chiedo meno permessi possibile… Posso fare corsi anche per turisti stranieri, interamente in inglese. Tiriamo fuori le padelle!!!
 

Federico D.F.:
Come è stato il ritorno nella cucina di Masterchef dopo essere stata ripescata ?
 

Per me stupendo, per gli altri un calcio negli stinchi. Non mi sono sentita per nulla accettata ed ho vacillato subito. Ripeto ero troppo giovane e per quanto non ci credano in molti non sono sicura di me come sembra ai più.
 

Grazie Beatrice. Fabio M.