ROCCO BUFFONE

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Rocco Buffone, 30 anni.

Nato a Cosenza, ma trasferitosi a Brescia per lavoro.

Ha partecipato alla settima edizione di MasterChef Italia, classificandosi in 16^ posizione.

Dopo l'uscita dalla masterclass, ha continuato il suo lavoro come docente di chimica presso una scuola bresciana.

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LE DOMANDE COMUNI A TUTTI I CONCORRENTI:

1) Chi è, il concorrente delle 7 edizioni che più ti è piaciuto (come personaggio e come chef)?

Sarò di parte, ma sicuramente Simone è il concorrente che mi è piaciuto di più, è riuscito ad emozionare sia come persona che attraverso i suoi piatti, è  genuino, vero e dice sempre ciò che pensa.

2) Chi secondo te, può vincere questa 8^ edizione?

Anche se è iniziata da poco la nuova stagione, penso che Federico abbia tutte le carte in regola per diventare l’Ottavo Masterchef Italiano, ma anche Guido non mi dispiace.

3) Con chi hai legato di più nella tua edizione?

Io, Simone, Denise, Manuela, Stefano e Francesco, siamo un gruppo molto in sintonia, ci vediamo spesso. Sicuramente con Simone c’è un forte legame, ed è la persona con la quale ho legato di più.

4) Sinceramente, pensi che la tua posizione sia stata giusta o meritavi di più (o anche meno...)?

Penso che Masterchef è un programma televisivo e va visto come tale. Dopo la mia uscita ho lasciato in gara molte persone di basso livello culinario, ma non importa, sono comunque felice di aver avuto l’opportunità di fare questa esperienza.

5) Rifaresti l 'esperienza di Masterchef ?

Ad oggi è una delle esperienza più belle della mia vita, ovvio che la rifarei.

6) Dopo Masterchef, la tua vita è rimasta uguale o è cambiata (in meglio o peggio)?

La mia vita non ha subito nessun cambiamento, sono io ad essere cambiato. E’ cambiata la mia cucina, è aumentata la curiosità, è cambiato Rocco, sicuramente in meglio.


7) Qual è l'esterna che ricordi con maggior piacere?

Non ho avuto la possibilità di farne tante purtroppo. Sicuramente l’esterna a Bologna è stata quella più coinvolgente, era la prima, c’era tensione, curiosità, era un susseguirsi di emozioni. La Norvegia però, per quanto stancante, è sicuramente l’esterna più bella della settima stagione, felice di aver avuto l’opportunità di farla.


8) Come hai fatto (se ci sei riuscito......) a mantenere il silenzio (con amici, parenti o conoscenti) nei mesi di attesa tra la partecipazione e la messa in onda del programma?

Sicuramente le penali da contratto sono salatissime e ti incentiva a non rivelare nulla, ma comunque non sarebbe stato bello spoilerare prima gli eventi del programma, non avrebbe avuto senso.

9) Secondo te.....sei stato trattato dalla produzione: 1)da concorrente di un concorso di cucina, 2) da concorrente del grande fratello 3) da attore inconsapevole.

NO COMMENT!

10) il tuo sogno nel cassetto......

Spero un giorno di avere un ristorante tutto mio, e farmi conoscere attraverso i miei menù, magari nella mia amata Calabria.

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Claudio: Dopo tante edizioni di Masterchef dove si è visto un po' di tutto, cosa ti ha spinto a fare le selezioni e cosa pensavi di avere più degli altri che avrebbe portato i giudici a scegliere te?

Avevo la determinazione, difendevo la mia cucina. Poi la paura, l’ansia hanno influito negativamente sul mio percorso. Ciò che mi ha spinto a iscrivermi ai casting è stata una sfida con me stesso, era per me un punto di arrivo, non pensavo che invece sarebbe stato un punto di partenza.

Fabio: Purtroppo la tua avventura è durata davvero poco! Sei stato davvero sottovalutato oppure sei stato tu a sbagliare l'approccio col programma?

Non l’ho mai vissuto come un programma televisivo, ero convinto si trattasse di una gara di cucina, le mie ansie e le mie paure erano reali, ho sicuramente sbagliato l’approccio, ma cercavo nei giudici una spinta, un riconoscimento, purtroppo non c’è mai stato e questo mi ha fatto gettare la spugna.

Maurizio: A parte Simone, chi secondo te, avrebbe meritato di vincere la tua edizione?

C’erano persone valide nel gruppo, Denise per esempio.

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Marianna: Come ci si prepara per partecipare a Masterchef?

Bisogna essere se stessi in primis e, soprattutto, trasmettere la propria personalità nei piatti, i provini sono tanti, le prove sempre più dure, quindi la cosa essenziale è arrivare con un bel bagaglio di conoscenze culinarie e sicuramente con i nervi saldi.

 

Ciro: Dopo Masterchef, hai provato ad andare a lavorare in qualche cucina professionale?

Purtroppo no, per il momento sto studiando. Voglio entrare in una cucina quando avrò le idee chiare, le basi giuste per intraprendere questa strada.

 

Stefania: Come si è evoluta la tua vita dopo Masterchef?

E’ aumentato semplicemente il mio attaccamento alla cucina, sto dedicando più tempo allo studio della materia prima, tecniche di cottura e tutto ciò che gira attorno a questa passione.

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Gianluca: Dopo un anno Masterchef ti ha cambiato, ma come ha cambiato la tua cucina, oggi? Pensi di aver trovato lo stile per le tue ricette ?

Ha cambiato tantissimo il mio modo di pensare, diciamo che la mia cucina si è evoluta. Il mio stile è in continua evoluzione, continuo a studiare e a mescolare sapori.

Lothar: C'è una correlazione tra chimica e cucina e se si riesci a fare un esempio?

La chimica e la fisica sono discipline scientifiche che ci permettono di conoscere la materia e le sue trasformazioni. La cucina prevede la trasformazione degli alimenti. Anche il semplice taglio della verdura può indurre reazioni chimiche. La cottura è un fenomeno chimico poiché cambia il colore, la consistenza, l’odore e il sapore. La maionese per esempio è un fenomeno fisico, attraverso l’emulsione delle molecole d’acqua, d’olio e delle proteine dell’uovo. Dunque la cucina è chimica. Poi c’è la cucina molecolare in cui si cerca di introdurre nei piatti consistenze più insolite o effetti scenici dati da reazioni chimiche più complesse.

Maria Grazia: Due cucine diverse (quella del sud delle tue origini e quella del nord dove vivi), le combini nei tuoi piatti? Quale prediligi offrire ai tuoi commensali?

Molto spesso mescolo le mie conoscenze sulla cucina del Sud con quelle del Nord. Non ho una cucina preferita, i miei piatti li studio a partire dalla materia prima, poi dopo inserisco varie contaminazioni, rispettando però i miei gusti dando la possibilità ai commensali di farmi conoscere attraverso i miei piatti.

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Silvana: Ciao Rocco, la settima ed. è quella che ho seguito meno di tutte , ma ricordo che sei molto bravo e creativo. Forse sei uscito troppo presto, non sei stato valutato per quello che meritavi. Ora? Cosa fai ? Sei rimasto nell'ambiente ristorazione spero....

Per il momento passo le mie giornate tra libri e fornelli, sperimento, condivido sui miei social ricette e consigli, quando avrò le idee più chiare sicuramente entrerò in una cucina, quella seria.

Letizia: Nei tuoi piatti ti piace sperimentare con contaminazioni di altre culture o prediligi sempre la tradizione.

Parto sempre dalla tradizione,  la smonto, la rimonto, la studio, mi piace sperimentare, ma  comunque cercando di rispettare il gusto.

Federica: Dopo MasterChef la tua vita sentimentale com'è cambiata? Immagino hai molto più successo con le donne....!

NO COMMENT!

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i 30 anni di Rocco!
Rocco e i suoi...fratelli!
Rocco con il "fratello" Gigio!
Con Valerio.
Con Chef Cannavacciuolo.
Con Simone.
Con Joayda presso Rtl.
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Grazie Rocco!

Fabio Marino.